10 marzo 2022, presentato il progetto della nuova Torre Civica di Novi di Modena
“Una torre che coniuga passato e presente, che incarna storia e innovazione, frutto di un percorso durato diversi anni dove sono intervenuti tecnici, progettisti, enti diversi, aziende private ma soprattutto cittadini e studenti. Che la torre dovesse essere di tutti era tassativo, che venisse aperta ai cittadini non era affatto scontato. Ma così sarà e ne vado particolarmente orgoglioso” spiega il Sindaco Enrico Diacci “Qualsiasi Torre Civica rappresenta il territorio presso cui è edificata e ne diventa un vero e proprio simbolo. Ma come dare questa garanzia ai cittadini? Come ricostruire un edificio tanto importante, andando al di là del puro fatto estetico? Del mi piace o non mi piace? Abbiamo pensato, cogliendo gli spunti proposti da adulti e studenti all’interno del percorso “Fatti il Centro Tuo!”, che l’unico modo fosse di renderla vivibile. Come? Permettendo ai cittadini di poterla visitare. Questo è stato il nostro grande impegno, che ha trovato concretezza con la possibilità di poterci salire fino in cima, passando per la cella campanaria. Una torre da vivere anche perché apriremo la casa del custode, dove una volta erano presenti gli uffici comunali, per ospitare installazioni e mostre da inaugurare, eventualmente durante i principali eventi che coinvolgeranno la piazza. La torre tornerà a segnare l’ora e, con la sua campana, scandirà, come una volta, il tempo del paese. Ma non lo farà più guardandoci solo dall’alto ma dandoci la possibilità di viverla anche dall’interno. E’ questa la grande novità di questa torre. Che oltre essere di tutti, sarà aperta a tutti”.
Come sarà la nuova Torre? Dopo la ricostruzione saranno fruibili i locali al piano terra, composti da una sala, con bagno annesso, oltre al disimpegno con la scala che consente di salire fino al secondo piano. Al primo piano potrà essere utilizzato un locale di circa 18 mq mentre al secondo sarà presente un sottotetto da cui partirà la scala interna alla torre. Il progetto di ricostruzione rispetta tutte le indicazioni che la Soprintendenza ai Beni Culturali ha portato durante il percorso. L’approccio adottato dall’ente regionale non è stato quello del “com’era e dov’era” ma piuttosto di ricostruire una torre che, nella sua rappresentazione della storia del territorio, esprimesse questi aggettivi: semplice, misurata, composta, sobria ed elegante. Con colori e cromie tradizionali reinterpretate, facendosi interprete delle aspettative emerse dal percorso partecipativo. L’orologio, infatti, sarà apposto su tutti i lati e si troverà al di sopra della cella campanaria, in continuità con la torre crollata. Al piano terra e primo saranno mantenute le mura originali, su cui verrà realizzato un importante lavoro di rafforzamento strutturale che consentirà la costruzione della parte emergente della torre.
Dieci anni sono tanti ma cos’è successo? Va innanzitutto specificato che il Comune era proprietario solo della parte di torre superiore al tetto, che risulta integrata in un edificio molto più ampio ora di proprietà della ditta I.T.I. Impresa Generale di Modena. Per tale motivo la richiesta di contributo, la progettazione e la relativa ricostruzione, anche per la parte pubblica, sono a carico del privato, con cui gli uffici comunali collaborano e si confrontano costantemente. Ma facciamo un po’ di storia su questo lungo percorso. Era il 3 giugno 2012 quando l’intera torre crollò. Negli anni 2013 e 2014 si è svolto il percorso partecipativo “Fatti il Centro Tuo”, per confrontarsi con cittadini e studenti al fine di avere visioni innovative e cogliere spunti per la ricostruzione. Dopo diversi solleciti alla precedente proprietà, perché inoltrasse istanza di ricostruzione, nel 2016 arrivano dalla Soprintendenza le prime linee guida per la ricostruzione. Nello stesso anno l’attuale proprietà acquista l’immobile dall’istituto di credito e, poco dopo, avviene sia la relativa definizione delle competenze pubbliche e private in merito alla ricostruzione, sia la scelta del progettista. Nel 2017 c’è la presentazione della domanda di contributo per la ricostruzione. Sempre nel 2017 parte un nuovo percorso con la Soprintendenza che termina nel 2019, con il decreto di vincolo di interesse culturale. Quindi si entra nella fase più calda del percorso e inizia una lunga e articolata serie di confronti, scambi di opinioni, indicazioni, bozze progettuali, sopralluoghi e incontri con la Soprintendenza per arrivare, nel gennaio 2021, all’invio formale del progetto. Nel febbraio 2022 arriva finalmente l’autorizzazione alla realizzazione del progetto.
Quali sono i tempi della ricostruzione? Si prevede che l’ordinanza per il decreto di concessione del contributo arrivi entro ottobre del 2022, con un inizio lavori previsto nel febbraio 2023 per la relativa conclusione nella primavera del 2024.
“In questo lungo lasso di tempo tante sono le persone e professionisti che vorrei ringraziare. Sicuramente un grande plauso va agli uffici comunali e ai tecnici privati che non hanno mai mollato, alla ditta “I.T.I. Impresa Generale”, con cui stiamo portando avanti una proficua collaborazione e alla Soprintendenza ai Beni Culturali per la competenza e la professionalità messe in atto” conclude il Sindaco “Ma soprattutto vorrei ringraziare le persone (giovani e meno giovani) per essere stati parte attiva in questo lungo viaggio, prima nel percorso partecipativo e poi chiedendo aggiornamenti durante incontri pubblici o in occasione di ricevimenti privati. Grazie a tutti voi!”.