Un imponente lavoro di rete dei servizi sociali di Novi di Modena a favore delle famiglie alloggiate nei MAP
“Il Comune di Novi di Modena non abbandona i propri cittadini” esordisce il Sindaco LuisaTurci “Occorre garantire a tutti i terremotati quanto è previsto dalle ordinanze del Commissario, mettendo in campo strategie concrete che possano consentire il superamento di condizioni di estrema difficoltà, che dopo il sisma del 2012 in alcuni casi si sono acuite”.
Il caso della famiglia indiana Sing e della figlia Arharneet, (residente nei MAP di Rovereto e pubblicato sulla Gazzetta di Modena del 25 gennaio u.s.) esprime uno stato di profonda difficoltà e di estremo disagio che ha portato, temporaneamente, Parroco ed alcuni cittadini ad intervenire per dare un contributo ed un aiuto.
La situazione della famiglia è ben conosciuta dai servizi sociali poiché per due volte tali servizi hanno proposto alloggi in affitto; le due offerte, che la famiglia ha rifiutato, riguardavano un alloggio presso il capoluogo ed uno proprio a Rovereto. Solo dopo il secondo rifiuto il Parroco, in collaborazione con i Servizi Sociali, ha proposto di ospitare temporaneamente, il nucleo familiare presso una stanza in parrocchia a Rovereto, in attesa di altre soluzioni abitative. I servizi sociali stanno definendo un nuovo ed ulteriore progetto di fuoriuscita, avendo trovato nelle ultime settimane un nuovo proprietario disponibile ad affittare.
In tutto questo tempo il servizio sociale è rimasto sempre e costantemente allertato su questa situazione di disagio continuando, come ha sempre fatto, ad assistere il nucleo familiare, grazie ad un imponente lavoro di rete con le agenzie immobiliari del territorio e proprietari di abitazioni.
Dal terremoto ad oggi su 125 nuclei familiari iniziali, sono 112 quelli attualmente rientrati in abitazione; dei 13 nuclei familiari ancora presenti nei MAP, 8 sono in uscita perché è stato trovato un alloggio. Entro il 28 di febbraio 2017, come stabilito dal Commissario, anche gli ultimi 5 nuclei familiari usciranno dai moduli con una diversa soluzione abitativa. Nell’ultimo anno sono state ben 40 le famiglie residenti nei MAP che hanno usufruito del lavoro dei servizi sociali per poter trovare una nuova soluzione abitativa.