Lettera aperta della Giunta Comunale "Ci impegneremo per migliorare ancora di più nella comunicazione ai cittadini. Ci impegneremo per il confronto aperto. Ci impegneremo perché tutti si sentano partecipi e co-responsabili della ricostruzione".
Detto ciò, è la sostanza delle risposte alle esigenze della nostra comunità che più conta.
Il metodo è strumento, non fine. E proprio perché strumento può essere oltre che scelto, migliorato. Ci impegneremo per migliorare ancora di più nella comunicazione ai cittadini. Ci impegneremo per migliorare nel coinvolgimento di imprese, associazioni, scuole, famiglie. Ci impegneremo per il confronto aperto. Ci impegneremo perché tutti si sentano partecipi e co-responsabili della ricostruzione.
Detto ciò, è la sostanza delle risposte alle esigenze della nostra comunità che più conta.
Per questo pianificheremo, progetteremo, opereremo.In relazione alle scelte sul destino delle aree ex Collodi, le criticità possono essere trattate. Nella sostanza è stato rilevato il sacrificio di aree verdi in centro? Nel piano della ricostruzione la cultura del verde, il sistema del verde, il paesaggio del verde, l’accessibilità al verde, la quantità di verde sarà tema prioritario. Inoltre nell’area ex Collodi saranno mantenute le alberature principali (due alberi vincolati sul fronte nord, due filari di tigli). E’ stata evidenziata la mancanza di uno spazio polivalente di ampie dimensioni per spettacoli, arte, musica, esibizioni? Nel piano della ricostruzione l’aggregazione culturale, il sistema delle opportunità culturali, la flessibilità degli spazi culturali sarà altro tema prioritario. Mettendo in gioco anche il teatro sociale per il quale sono stati ottenuti e confermati 5 milioni di euro. E’ stata anche segnalata la preoccupazione per il rumore in relazione al contesto in cui si colloca? L’opera è soggetta a collaudo acustico.
In un periodo di emergenza anche le più buone intenzioni possono produrre scelte imperfette. L’opportunità di un finanziamento, di uno sponsor, di risorse soprattutto economiche è stata in questi 12 mesi colta. Sempre. Per dare risposte, anche se non pianificate. Gli effetti e difetti di queste opportunità vanno rappresenti tenendo conto che in quest’anno il decidere non era operazione dai tempi ordinari, ma straordinari.
E’ questione di sostanza ora tracciare una riga: di partenza consapevole, di orizzonte comune. Il 18,19,20 giugno (un momento per frazione) avvieremo con giornate pubbliche, aperte a tutti, l’iter del piano che l’Amministrazione ha scelto di redigere in forma partecipativa. Sarà l’occasione per condividere e valutare insieme lo scenario attuale, “come il territorio/la comunità sta oggi, ad un anno dal sisma”: quali esigenze e quali aspirazioni sono maturate, quali opportunità e limiti si sono presentati, quali aspetti positivi e negativi sono emersi. Sarà l’occasione per presentare e condividere tutte le informazioni utili a definire un quadro conoscitivo esaustivo che diverrà comune. Sarà soprattutto l’occasione per tracciare un’immagine del futuro, una visione a 360°, un nuovo scenario verso il quale indirizzare il piano: si formuleranno obiettivi e criteri per la ricostruzione, si individueranno i sistemi e i temi nell’ambito dei quali esplorare idee e condividere proposte.
La redazione tecnica (regole, norme, assetti) del piano è redatta da un team di professionisti che affiancheranno il percorso partecipativo “Fatti il centro tuo!”: un laboratorio urbano che è spazio di apprendimento collettivo dove il cittadino, “esperto di quotidianità” e con proprie competenze, può indagare ed esplorare diversi temi; ed è anche spazio di lavoro dove la comunità potrà proporre il futuro al quale aspira e veder maturare le proprie idee nel piano grazie al confronto tra sapere tecnico e sapere locale.
Le questioni puntuali, specifiche, di dettaglio hanno a che fare con l’anno trascorso. Le questioni strutturali, di sistema, strategiche hanno a che fare con l’oggi e il domani, per una ricostruzione che sappia innovare il nostro paese. La meta è il piano. Non il metodo.
Ai Consiglieri che hanno scelto di abbandonare l’aula consiliare e di non rientrarvi per questioni di metodo, segnaliamo che dal punto di vista “amministrativo” significa impedire al Piano della Ricostruzione di avviare il suo iter, la cui prima tappa è l’approvazione delle Unità Minime di Intervento in un Consiglio Comunale previsto nelle prossime settimane.
La Giunta Comunale
Prospetto riassuntivo in merito all'effettivo iter cronologico seguito dal progetto, al fine di dare concreti strumenti di analisi.
2012
20 settembre/2 ottobre
Conferenza stampa per annunciare l’assegnazione dei fondi.
Presenti: Luisa Turci, Sindaco Comune di Novi di Modena - Massimo Sassi, Presidente della Banda - Marco Salvaterra Presidente Scuola di Musica - Giulia Contri/Manuela Rossi - Coro delle Mondine di Novi
24 ottobre (+31 ottobre)
Conferenza di tutti i capigruppo per la presentazione delle principali opportunità per lo sviluppo di progetti grazie ai contributi/finanziamenti ricevuti (tra cui scuola di musica)
Ottobre/novembre
Incontri di condivisione delle esigenze per l’impostazione del progetto: progettista, responsabile ufficio tecnico, referenti della Banda e del Coro
Dicembre (rimasto esposto per i mesi successivi)
Esposizione del progetto preliminare nella bacheca della palestra (il progetto preliminare già presenta l’ubicazione)
2013
Marzo
Affidamento dell’incarico di progettazione definitiva/esecutiva con Determinazione n°97/2013 (sia determine che delibere sono rese pubbliche sul sito del Comune). La determina di affidamento rende operativa la scelta presa avviandola all’esecuzione.
Marzo/aprile
Incontri di condivisione del progetto: progettista, responsabile ufficio tecnico, referenti della Banda e del Coro
3 aprile
Assemblea pubblica: aggiornamento sullo stato della progettazione degli edifici pubblici (nella slide dedicata alla presentazione del progetto scuola di musica è espressamente indicata l’ubicazione. Le slide sono state messe on-line sul sito comunale dal giorno successivo e lo sono tutt’ora)
11 aprile
“Approvazione rendiconto della gestione 2012” all’interno del consiglio comunale in cui si approvano le risorse (350.000 euro) per la Scuola di Musica.
15 aprile
Approvazione del progetto definitivo/esecutivo (Giunta comunale)
Variante Specifica n°7/2010
Destinazione urbanistica
da Zona G2 zona per attrezzature pubbliche di servizi
a zona B1 zona residenziale consolidata
(in quanto parte del tessuto urbano già consolidato)
Oggi dunque l’area delle ex scuole Collodi è zona residenziale consolidata (non verde pubblico)
Con la scelta di realizzare Polo Culturale e Scuola di Musica l’area tornerà ad essere classificata
“zona per attrezzature pubbliche di servizi”